giovedì 24 gennaio 2013

I veri nemici dell’ambiente sono gli impianti di riscaldamento

Caldaie obsolete e quindi molto inquinanti, impianti che non rispettano le norme sulla manutenzione e sull’emissione di fumi, ma anche sistemi dispendiosi dal punto di vista economico e per le emissioni di Co2.

“I dati parlano chiaro: il 64% delle abitazioni è dotato di impianti vecchi e spesso inquinanti. Molte delle nostre case sono “energivore” ovvero in grado di rendere disponibile solo il 49% del calore che viene realmente prodotto. L’energia termica sprecata annualmente per inefficienza delle nostre case è pari a 10 Mtep ed immettiamo nell’ambiente ogni anno, in modo del tutto inutile visto che non si traduce in benessere, 43 milioni di tonnellate di CO2.

Abbiamo calcolato che se si sostituissero le vecchie caldaie esistenti con moderni sistemi a condensazione
nel 10% dei condomini di una grande città, si avrebbe un impatto sull’ambiente pari a 60.000 auto in meno. Del resto oggi, anche grazie agli incentivi fiscali, si possono riqualificare gli impianti abbattendo i costi e dimezzando il ritorno dell’investimento. E’ un’occasione che non va persa ed occorre che i vari attori della filiera, dagli enti pubblici alle associazioni, dai media alle aziende operino congiuntamente per informare efficacemente i cittadini”.

Oggi è possibile infatti ammodernare le caldaie senza gravare sui conti degli utenti: gli incentivi fiscali previsti ed il risparmio energetico permesso dai nuovi impianti rendono il momento particolarmente propizio. E gli italiani sembrano essersene resi conto. Secondo l’Osservatorio sull’Efficienza Energetica 2012, il 43% delle famiglie è disponibile a valutare ed eventualmente realizzare interventi di riqualificazione, mentre il 13%, ovvero circa 3,3 milioni di famiglie, dichiara di aver già programmato, nel corso dei prossimi 12 mesi, interventi per rendere più efficienti le proprie abitazioni.

“Oggi i risparmi sono facilmente quantificabili: un innovativo impianto a pompa di calore integrato con pannello solare rispetto ad uno tradizionale permette risparmi anche del 60%. E anche gli utenti finali se ne stanno accorgendo: non è un caso che sia proprio il segmento delle pompe di calore a guidare la crescita del settore. Nei primi sei mesi del 2012 il mercato ha visto una crescita del 11% e si prevede un ulteriore incremento anche per la seconda parte dell’anno”.

1 commento:

  1. Infatti per la mia abitazione mi sono informato per installare un impianto geotermico.
    La geotermia a bassa entalpia non è una tecnologia atta a produrre energia, bensì è una tecnologia ad alta efficienza energetica, mik hanno spiegato. Giusto?
    Il costo dipende poi dalle caratteristiche del terreno, dalla situazione climatica e dal grado di isolamento termico dell'edificio.

    Devo sentire ancora quanto mi costa effettivamente, però ormai la decisione l'ho presa!

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